La fibra di rinforzo è l'elemento complementare della resina nei compositi, in quanto ne costituisce l'armatura e i suoi requisiti principali sono : adattabilità, flessibilità ed elevata resistenza alla trazione. La fibra di vetro è il rinforzo per eccellenza, maggiormente utilizzato nelle costruzioni in composito. Per impieghi più impegnativi si utilizzano fibre ad alto modulo come il carbonio e la fibra aramidica (Kevlar). Queste fibre posseggono caratteristiche meccaniche decisamente superiori al vetro, però il loro alto costo ne limita l'impiego esclusivamente a quelle applicazioni che richiedono elevate prestazioni e pesi contenuti.  La fibra originaria è un filato costituito da sottilissimi filamenti dal diametro variabile  a seconda del tipo di fibra da 5 a 25 m, tenuti insieme da un appretto (polvere o emulsione)

Le fibre sono disponibili in svariate forme :

MAT a fili tagliati    : Feltro composto da fili di vetro E tagliati, utilizzati quasi esclusivamente per stratificazione con resine poliesteri.

MAT di Superficie  : Non tessuto in vetro C per finiture e barriere chimico resistenti.

STUOIE                    : Tessuto da roving in vetro per stratificazioni con resine poliesteri.

ACCOPPIATI            : Stuoia e Mat accoppiati e trapuntati

TESSUTI                   : In vetro, carbonio e aramidica per stratificazioni con epossidiche o vinilestere.

MULTIASSIALI        : Roving in vetro o carbonio disposti a strati sovrapposti in vari orientamenti.

CHOPPED STRAND ; Fibrette tagliate in lunghezza di 3-6 mm. in vetro o carbonio.

MILLED FIBRES      : Fibrette macinate finissime da 0,2 a 0,5 mm in vetro o carbonio.

I Mat sono disponibili in diversi spessori o pesantezze, espresse in grammi per metro quadro, regola valida per tutti i prodotti di rinforzo, mat, tessuto o stuoia. Per definire la pesantezza si indica il peso in grammi per  1 mq di prodotto. I mat più comuni sono 225, 300, 375, 450 gr/mq. Il mat è il tipo di rinforzo più pratico e comunemente utilizzato per stratificazioni a mano con resina poliestere. Per ottenere lo spessore desiderato si sovrappongono più strati di mat e di norma per i primi strati se ne utilizza uno più leggero e si prosegue con un mat di grammatura  più pesante. Durante l'impregnazione, la resina scioglie l'appretto (polvere o emulsione) che lega le fibre, così il mat si adatta alle forme più complesse.